venerdì 19 ottobre 2018

Anonimo 1985

Appunto n. 26


9 Settembre 1985
Alle ore 14 di Lunedì un escursionista in cerca di funghi, Luca Santucci, rinviene il cadavere di Jean Michel Kraveichvilj e dà l'allarme.

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11 Settembre 1985
Viene inviata alla stazione dei Carabinieri di San Casciano la seguente lettera anonima:

Vogliate al più presto interrogare il nostro concittadino Pacciani Pietro nato a Vicchio e residente nel nostro paese in Piazza del Popolo a Mercatale V.P. Questo individuo a detta di molta gente è stato in carcere per 15 anni per avere ammazzato la propria fidanzata; conosce 1000 mestieri, un uomo scaltro, furbo, "un contadino con le scarpe grosse e il cervello fine". Tiene sotto sequestro tutta la famiglia, la moglie grulla, le figliole non le fa mai uscire di casa, non hanno amicizie. 
Vogliate intervenire ed interrogare l'individuo e le figlie. E' un tiratore scelto.



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Gennaio 1993
TG2 Pegaso: Fatti & Opinioni
Ruggero Perugini, capo della SAM, intervistato da Michele Cucuzza:

"Per quanto riguarda il discorso della lettera anonima, di lettere anonime non soltanto in coincidenza coi delitti del mostro, ne sono arrivate in quantità impressionanti che noi abbiamo puntualmente registrato e verificato. Le maglie troppo larghe, le maglie troppo larghe, qualche volta è un’espressione assolutamente, assolutamente impropria, soprattutto quando si tratta di approfondire vicissitudini, vicende di persone che rientrano nel novero dei sospetti, che supera le decine di migliaia e quindi, necessariamente no, non è possibile se non si adotti quello che è un metodo di ricerca, io sono convinto che in un inchiesta, un’indagine come questa poggia su tre elementi fondamentali: un metodo, che sia un metodo specifico, preciso, appositivamente studiato per il tipo di fine che deve conseguire, per il tipo di panorama investigativo che si trova davanti. Una collaborazione più totale, diretta, di tutti coloro che possono essere in qualche modo d’aiuto. La terza cosa è la fatica. Vorrei aggiungere la fortuna, ma non ci possiamo fare affidamento."

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24 Maggio 1994
Processo Pacciani.
Rosario Bevacqua, avvocato difensore di Pietro Pacciani, AB.
Paolo Canessa, Pubblico Ministero, PM.
Enrico Ognibene, Presidente.
Ruggero Perugini a deporre, RP.

AB: Poi dice per indurre, chiedo scusa, per far sì che il Pubblico Ministero emetta la informazione di garanzia e lei si preoccupa, lo dice più volte in vari rapporti, state attenti Pacciani deve uscire, se esce è un problema, lo dice più volte, lo indica più volte, qua.
RP: Eh sì. Sì, perché...
AB: State attenti, non lo fate uscire, bisogna addirittura... misura di prevenzione... lei manda...
RP: No, io con la misura di prevenzione non ho nulla a che vedere.
AB: Sì vabbè, ma insomma manda tutta una serie di documenti, addirittura anche al dottor Margara il quale per la prima volta, in prima richiesta non lo fa uscire Pacciani. C'è tutti i documenti agli atti. Lei però in questo documento a pagina 4 del volume C, questo per ricordarlo al signor Pubblico Ministero, parla di una circostanza che secondo me è un po' forzata, mi scusi.
RP: A sua disposizione.
AB: Ecco.
RP: Per chiarimenti.
AB: Subito dopo l'omicidio dell'85, dunque: “E' il caso di far rilevare che l'alibi da lui fornito ai carabinieri di San Casciano che subito dopo l'omicidio dell'85 perquisiscono la sua abitazione di Piazza del Popolo, 7 in quanto in Mercatale, insieme ad una lettera anonima” una lettera anonima, “che lo indica quale responsabile del duplice omicidio dei due cittadini francesi”.
RP: Vuole leggermi testualmente quello che scrivo io?
AB: Guardi, glielo do, così...
RP: Ah, la ringrazio.
AB: Ecco. “Che lo indica quale responsabile del duplice omicidio dei due cittadini francesi”.
RP: Vediamo subito. Mi consenta eh...
AB: Vero?
RP: Sto cercando di...
AB: E' il suo o non è il suo?
RP: Sì è vero. E' vero. Sì, l'ho firmato io quindi l'ho detto io. No, in effetti la lettera anonima dice: “Vogliate”... Prendo atto. Ha ragione. In effetti la lettera anonima che ho detto prima... che ho detto prima oltretutto imprecisa come indicazione, se non vado errato, dice: “Vogliate al più presto interrogare il nostro concittadino” o qualcosa del genere, “perché è un tiratore scelto”...
AB: Trattava male le figlie.
RP: Tratta male le figlie sì, è un tiratore scelto, sì, eccetera, eccetera. E' vero.
AB: E non c’entra assolutamente nulla con i duplici omicidi che lei già attribuisce.
RP: Mi perdoni.
Presidente: Non è esatto avvocato.
AB: Come?
Presidente: Non è esatto.
PM: Signori, la lettera anonima...
Presidente: Pubblico Ministero, per favore parlo io. E' stata mandata in occasione del duplice omicidio, sembra che un collegamento ci sia.
AB: Sissignore, però la leggiamo.
Presidente: Sotto questo profilo e basta.
AB: Certo signor Presidente però la lettera anonima dice tutt'altra cosa. Loro ce l'hanno agli atti.
Presidente: Certo, certo, certo.
AB: E' qualcosa di completamente asettico.
PM: Agli atti no perché gli anonimi non si possono tenere.
AB: Non ce l'hanno agli atti? Allora gliela leggo io.
PM: No. Non la può leggere avvocato.
Presidente: L’abbiamo cassata. Comunque via, il contenuto lo sappiamo avvocato, su.
AB: Ooohh!
RP: Sì.
Presidente: Diciamo però che è stata mandata...
AB: E' stata mandata l’11-9-85
PM: Questo è...
AB: L’11-9-85 alla caserma dei Carabinieri.
Presidente: E l’omicidio dei francesi era avvenuto?
AB: E' dell’8-9-85
Presidente: Appunto, dicevo.
PM: Se non è collegato almeno temporalmente, non lo so...
AB: Ma si dice: vogliate interrogare perché tratta male questo, fa questo..!
Presidente: Vabbè.
AB: Però, chiedo scusa signor Presidente, siccome si inizia questa indagine con questa spinta, con questo suggerimento indagativo io voglio ricordare anche al signor "questore" Perugini...

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1996
Grazie a Michele Giuttari, viene scoperto l'autore della lettera anonima dell'85 che punta il dito su Pacciani.
E' stata scritta da un banchiere le cui iniziali sono F e D.



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4 Marzo 1998
Aldo Colao, avvocato di parte civile della famiglia Mainardi, intervistato da Barbara Vallini.
Su Radio Radicale è disponibile l'intervista completa.

(cut)
Ho parlato anche dei feticci che nel 1981 erano stati visti da cinque persone che a sorpresa erano arrivati a Montefiridolfi per prendere una casa in affitto di fronte a quella di Pacciani e trovarono, appena arrivati in un resede non esposto sulla pubblica via ma riservato, in un resede di cui in quel periodo poteva disporre soltanto Pacciani, attaccati a un filo, queste cinque persone videro delle cose raccapriccianti.
Pezzettini di pelle e di peli.
A quell'epoca queste persone, nel 1981 io ricordo che ci sono stati due duplici omicidi con escissione del pube di due ragazze.
Nel 1981, a quell'epoca queste persone rabbrividirono e basta, si schifarono.
Ma poi queste persone nel 1985 fecero, considerando che nel frattempo avevano visto il loro vicino Pacciani il comportamento che teneva con le figlie, che aveva un fucile, che addirittura si intendeva di accoppiamenti di serpenti e che spariva il Sabato e la Domenica e che non c'era mai.
E quindi quando ci fu il delitto dell'85, gli omicidi dell'85, queste persone sospettarono che potesse essere il Pacciani uno degli autori.
Ma era un sospetto.
Quindi uno di questi scrisse addirittura una lettera anonima.
Uno di questi scrisse una lettera anonima.
Dice "attenzione a Pacciani Pietro, io non ho elementi però andate a controllarlo."
E poi...
Ma perché furono spinti a scrivere questa lettera anonima?
Perché quei feticci tornarono a mente.
Queste cose orribili tornarono a mente.
Quindi loro fecero il collegamento che queste parti che avevano viste attaccate a un filo potessero essere quelle parti che erano state escisse alle povere ragazze.
Ragion per cui ho portato anche questo riscontro alla Corte, per dire che il Lotti non si poteva essere inventato che il Vanni gli aveva detto che questo medico andava dal Pacciani a ritirare i feticci e veniva pagato per questo.
Tanto più che queste persone sono state riscontrate dal dottor Giuttari.
Mi riservavo di portarle al processo contro Pacciani Pietro però l'uomo è morto. Ora dovrà rendere conto in altra sede, ben altra sede, dei misfatti.
E naturalmente non potrò più portare queste persone, però in questa udienza del processo Vanni, in un'udienza del processo Vanni, il dottor Giuttari capo della Squadra Mobile, proprio sottoposto ad esame da parte di questa Parte Civile ha confermato che queste persone, queste cinque persone videro quelle cose raccapriccianti, molto strane.
E quindi è entrato anche nel Processo Vanni il fatto dei feticci.
E' per questo che io ho portato questo riscontro alla Corte.
Così come ho portato alla Corte il riscontro di questo medico ginecologo, quello che poteva avere un rapporto sia con Pacciani che con l'Angiolina, con la moglie.
Collegando anche una strana aggressione che l'Angiolina subì ad opera di una signora in pelliccia, bionda con parrucca rossa, così io mi ricordo, che aveva appunto dei capelli rossi e che le fornì, dopo un breve ragionare e stare insieme all'Angiolina, quindi vuol dire che l'Angiolina conosceva questa signora altrimenti non la faceva entrare, le dette il tavour.
Al che l'Angiolina si ribellò e intervennero i carabinieri.
Quindi questo significa che una persona di un ceto sociale ben diverso da quello dell'Angiolina perché aveva la pelliccia appunto, quindi naturalmente questo mi dette lo spunto di pensare che poteva essere una persona collegata in un certo qual modo a chi ancora magari o ricattato oppure perché ricattato in passato per cui doveva continuare a dare il denaro ancora, forse, molto probabilmente poteva essere questo medico.
Non dimentichiamoci che a Pacciani sono stati trovati ben 157 milioni di cui un rotolino di 11 milioni sono stati trovati recentemente in occasione della sua morte.
Quindi è molto strano per uno che aveva una pensione di 650 mila lire al mese che a stento basta per mangiare e pagare le cose indispensabili.
Io ho collegato che questa signora potesse in qualche modo essere andata a cancellare qualche prova.
E allora tutte queste cose ho fornito alla Corte.
(incomprensibile)
Sono tutti elementi di valutazione tratti dalle carte processuali.
Dalla documentazione in atti e naturalmente anche da logiche interconnessione fra questi fatti.

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18 Agosto 2018
Aldo Colao, intervistato da Raffaella Calandra.
I Racconti di Storiacce, terza puntata.
Su Radio 24 è disponibile l'intervista completa.

Il Mostro in realtà era una figura piuttosto aleatoria.
Si parlava del medico.
Perché non dimentichiamoci che in questi processi (perché due sono stati i Processi, uno a Pacciani Pietro finito poi con la Sentenza di rinvio della Cassazione che aveva annullato l'Assoluzione nel Processo di Appello di Pietro Pacciani nel '96).
Gli investigatori era tanto che gli stavano dietro.
E in particolar modo il dottor Perugini.
E questo venne fuori da lettere anonime di un fiorentino che fra l'altro era un cassiere di banca che io ho conosciuto ed era mio cliente.
Il quale io non potetti portare, lui e altre tre persone, cioè lui, la moglie ed un'altra coppia di coniugi i quali addirittura stavano vicini di casa a Pacciani ed avevano visto, horribile dictu, i feticci stesi al sole su un filo.
Però in Corte di Appello non furono accettati perché ovviamente ci fu la seconda fase in cui il Pacciani venne assolto.
(cut)
Il cliente in pratica non aveva fatto, che ora è morto anche lui, purtroppo gli anni passano, aveva detto "controllate il Pacciani Pietro il quale fa delle sevizie alle figlie. Le sentiamo urlare. Ed è un personaggio che dice che non ha armi e invece viceversa l'ho visto uscire con il fucile, è un personaggio che fa il buono ma in realtà è una tigre in famiglia e poi abbiamo visto anche delle strane cose che c'hanno fatto schifo attaccate a un filo e dopo il duplice omicidio che c'era stato a Scopeti.
Quindi metteteci gli occhi addosso."
Di là poi, loro dissero che era stato uno screening... Gli investigatori, vabbè...
Però la verità fu questa.
Fu questa lettera di questo ex cassiere di banca il quale mise sulla pista del Pacciani per il modo come si comportava con le figlie.
Perché le figlie venivano violentate sistematicamente l'una e l'altra e io proprio le ho interrogate insieme a Canessa, al PM, e stentatamente venne fuori che per abituarle al sesso gli introduceva dei cetrioli, delle zucchine nelle parti intime affinché queste povere bimbe fossero abituate al sesso.

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Il quadro descritto dall'avvocato Colao è molto più ricco di quanto emerso ufficialmente al primo Processo Pacciani.
Gli accusatori dietro la lettera anonima dell'85 sono almeno quattro, le loro identità sono conosciute agli inquirenti tant'è che sono pure clienti dell'avvocato.
Nella lettera non vi è alcun riferimento alla visione dei feticci "esposti al sole".
Nelle due interviste vi sono delle incongruenze probabilmente dettate dai molti anni trascorsi (ben venti tra un'intervista e l'altra).
Viene anche ridimensionata l'utilità dell'incrocio dei dati con i super computer dell'allora Squadra Anti Mostro.
Come più volte visto durante questi processi, la chiusura del Pubblico Ministero Canessa verso le lettere anonime è totale.
Una scelta per molti condivisibile e dovuta, anche se esistono rare eccezioni e in un caso di questa portata sarebbe stato auspicabile chiarire fin da subito certi aspetti dell'indagine.
Perché alcune domande su questo vicino restano.
L'ultimo duplice omicidio avviene solo due giorni prima di questa lettera. In quarantotto ore gli inquirenti ricevono il nome di Pietro Pacciani.
Il "pistaggio" è velato ma la vicinanza con la morte dei francesi non lascia spazio ad interpretazioni diverse.
Se la visione di Pacciani con i feticci non è una suggestione maturata negli anni successivi ma realmente avvenuta, allora perché non inserirla nella lettera? Perché girarci intorno?
E quella sigla in fondo alla lettera, così riconoscibile, che scopo aveva?



Storiacce - Radio24 (terza puntata)
Avvocato Colao - intervista 4 Marzo 1998 (Radio Radicale)
Perugini al TG2 (Insufficienza Di Prove)
Processo Pacciani 24 Maggio 1994 (Insufficienza Di Prove)