mercoledì 9 maggio 2018

prima di Vicchio

Appunto n. 23

"Tanti delitti, molte domande".

Sono queste le parole di Riccardo Catola, sulle pagine de La Nazione il 29 Luglio 1984.
Perché la settimana che precede il duplice omicidio Rontini - Stefanacci, si è svolta una vera e propria carneficina:

Adele Barsi.
Insegnante fiorentina di lettere alla scuola media "Don Facibeni".
Trucidata in vacanza a Brunico, Alto Adige, da un maniaco senza volto.

Un cadavere carbonizzato e tutt'ora senza nome, accanto a un'auto rubata, ritrovato nei campi di Cornocchio, fra Calenzano e Barberino del Mugello.

Franco Sommovigo, tecnico fiorentino dell'arsenale militare di La Spezia.
Dipendente del "Geografico Militare" trovato morto in mare in circostanze assai misteriose e inquietanti.

Ma soprattutto:

26 LUGLIO 1984, giovedì
Ore 21-22.
Giuseppina "Pinuccia" Bassi, prostituta di 55 anni.
Strozzata in un appartamento di via Benedetta 2, dietro Via della Scala, di fronte alla discoteca Space Elettronic.
Il suo yorkshire Puffi non ha abbaiato durante l'aggressione ed è rimasto a vegliare il cadavere della padrona.
Cadavere nudo ritrovato alle ore 13 di Venerdì dall'amico e padrone di casa Umberto Cirri.
Completamente nuda, occhi sbarrati, distesa supina sul tappeto della camera da letto.
Lenzuola del letto disfatte.
Medici legali Mauro Maurri e Mario Graev.
Nessuna colluttazione, nessuna resistenza della donna, nessun segno di violenza a parte lo strozzamento operato con mani alquanto robuste.
La donna aveva un fisico molto forte, avrebbe potuto reagire alla minima esitazione del maniaco.
Nessuna traccia sotto le unghie, né peli, né sangue, né fibre tessili.
Incassava almeno mezzo milione di lire al giorno, ma la borsetta bianca dove conservava i soldi non è stata ritrovata.
"Se c'è stato un furto, può anche aver avuto lo scopo di sviare le indagini."
Chi non la conosceva non avrebbe mai immaginato il suo mestiere. Era molto elegante, riservata e cortese.
Nata a Rovigo, si trasferì a Firenze nei primissimi anni Sessanta dopo aver avuto una figlia.
In quel periodo faceva l'indossatrice per una casa di alta moda.
Ebbe una relazione con un ex pilota automobilistico, poi iniziò a prostituirsi in via Tornabuoni.
Per la propria sicurezza personale, dopo il '70 decise di prendere in affitto il magazzino di via Benedetta per accogliere i clienti.
In quegli anni abitava a Vaglia insieme a Pasquino Casati e la coppia nel '76 venne arrestata con armi e 300 grammi di eroina.
Entrambi assolti in appello, il compagno finì successivamente in carcere in Spagna.
Quindi Pinuccia era andata ad abitare in via Fiesolana, parallela di Borgo Pinti.





Troppi omicidi in una sola settimana.
Tutti senza colpevole.
Carabinieri e polizia cercano risposte a Firenze, nel Sud Tirolo e a La Spezia.

Sempre dall'articolo de La Nazione:

"Quando l'assassino è così abile da non lasciare tracce, quando nessuno vede o sente o sa dare una qualunque indicazione, quando soprattutto i delitti non hanno movente neanche in apparenza, è praticamente impossibile arrivare alla soluzione".
E' la spiegazione degli inquirenti.
In parte è ragionevole, in parte è tautologica, nel senso che risponde alla domanda con gli argomenti della domanda.
Come se si dicesse che un caso non si risolve per il semplice motivo che non si risolve.
Spiegazioni simili ne sono state sempre date anche a proposito del Mostro di Firenze, il maniaco delle coppiette che per quanto ne sappiamo è ancora in libertà malgrado l'arresto di ben tre persone.
Sono valide queste spiegazioni?
(cut)
I vari squartatori di Londra sono ancora a piede libero.
I mostri di Boston e gli "Zodiac Killer" della California anche.
Segno che a tutte le latitudini scoprire chi uccide senza motivo è quasi sempre un rebus irrisolvibile. Anche a Firenze sono tanti. Nel dopoguerra superano la trentina.

Il giornalista non può sapere che, proprio quella sera, poche ore dopo la pubblicazione del suo articolo, il Mostro di Firenze tornerà a colpire, strappando la vita all'ennesima coppia di giovanissimi fiorentini.
E non è finita.
Nel prossimo appunto ci concentreremo sul dopo Vicchio, perché anche in quelle settimane l'ondata di sangue non si fermerà.


il Mostro di Vicchio (Appunto n. 22)

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